domenica 9 agosto 2009

BASTA ALLA Caccia alle foche


La caccia alle foche, il più grande e crudele massacro di mammiferi marini nel mondo, è ripreso con violenza e intensità grazie all’avvallo del Departement of Fisheries and Ocean Canadese, che nel febbraio 2003 ha emanato un “piano triennale di Gestione” con cui ha fissato a quasi un milione il numero di foche che potranno essere uccise nel triennio 2003-2005.Lo scorso anno sono state barbaramente uccise 286.000 foche, di cui il 97% erano cuccioli di età compresa tra le 2 e le 12 settimane di vita, preferiti per la morbidezza del loro manto. Questi piccoli ancora non sanno nuotare, per cui non hanno possibilità di fuggire davanti ai cacciatori, e le loro madri li difendono fino alla morte usando il proprio corpo come scudo.Così senza scampo arriva la morte, la più violenta e crudele immaginabile: un team di veterinari indipendenti ha documentato che il 42% delle foche esaminate erano state scuoiate vive, e il 40% viene colpito ripetutamente prima di morire. Per il governo canadese questi animali vengono uccisi in “maniera umanamente accettabile”.
L’Italia rappresenta uno dei principali produttori al mondo di “pellicce” di foca: negli ultimi tre anni il nostro Paese ha importato prodotti di foca (pellicce, pelli, olio) per un valore complessivo di 2 milioni di euro, mentre il valore delle esportazioni ha raggiunto i 5 milioni di euro. I due terzi delle pellicce importate dall’Italia sono state conciate e lavorate all’estero. Le importazioni di pellicce di foca provenienti direttamente dal Canada ammontano al 3% ma circa il 30-40% delle pellicce (conciate, semilavorate) di questi mammiferi che l’Italia importa da altri Paesi, provengono da animali uccisi in Canada. Complessivamente, negli ultimi anni l’Italia ha importato pellicce di foca da 20 diversi Paesi ed esportato pellicce in 39 nazioni. Proviene dal Canada anche il 90% dell’olio di foca importato dall’Italia, che recentemente ha incrementato l’importazione di questo derivato animale - soprattutto destinato al consumo umano - portando le importazioni ad un valore di 400.000 euro e le esportazioni a 175.000 euro nel 2003.


VERGOGNATI TU CHE INDOSSERAI LA PELLICCIA!!!!!

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